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FIRENZE

Firenze E' una città di 368.059 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia e della regione Toscana. Alla popolazione del comune si aggiungono gli oltre duecentomila residenti nel comprensorio extra-urbano, cosicché la popolazione di quella che potremmo definire l'area metropolitana fiorentina ammonta a circa 550.000 abitanti. Attraversata dal fiume Arno, Capitale d'Italia per un breve periodo dopo l'unificazione dell'Italia (1865-1871) e a lungo sotto il dominio della famiglia dei Medici (1434-1494, 1512-1527 e 1530-1737), Firenze è stata nell'Europa medievale un importante centro culturale, commerciale e finanziario. E' considerata il luogo d'origine del Rinascimento ed è riconosciuta in tutto il mondo come una delle culle dell'arte e dell'architettura, con i suoi numerosi edifici storici, monumenti, e ricchi musei.


GEOGRAFIA

Firenze si trova in una posizione scenografica, al centro di un'ampia conca ad anfiteatro, circondata su tre lati dalle colline argillose di Careggi (a nord), Fiesole (a nord-est) Settignano (a est), Arcetri, Poggio Imperiale e Bellosguardo (a sud). La piana dove sorge la città è attraversata dall'Arno e da corsi d'acqua minori come il Mugnone, il Terzolle e il fiume Greve. L'area metropolitana fiorentina è un ambiente fortemente antropizzato dove gli spazi naturali sono rari. Le zone collinari hanno da secoli una vocazione agricola e abitativa, con i boschi originari fortemente ridotti, specialmente nelle zone a sud e ad est della città . Nella piana sono presenti aree umide non urbanizzate nella zona ad ovest della città lungo il fiume Arno.


STORIA DELLA CITTA'

La storia conosciuta di Firenze comincia nel 59 a.C., con la fondazione di un villaggio ("Florentia") per ex-soldati romani. A partire dal X secolo la città si sviluppò, e dal 1115 si rese un Comune autonomo. Nel XIII secolo fu divisa dalla lotta intestina tra i Ghibellini, sostenitori dell'imperatore del Sacro Romano Impero, e i Guelfi, a favore del Papato romano. Questi ultimi vinsero, ma presto si divisero internamente in "Bianchi e Neri". La conflittualità politica interna non impedì alla città di svilupparsi fino a diventare una delle più potenti e prospere in Europa, assistita dalla sua propria valuta in oro, il fiorino (introdotto nel 1252), dalla decadenza della sua rivale Pisa (sconfitta da Genova nel 1284 e comprata da Firenze nel 1406), e dalla sua potenza mercantile risultante da una costituzione anti-aristocratica (1293). A fronte di una popolazione stimata di 80.000 persone prima della peste nera del 1348 (immediatamente dopo Venezia, e subito prima di Milano e Bologna, era la maggiore città italiana dell'epoca per popolazione), 25000 lavoravano nell'industria della lana.

Il primo periodo del dominio dei Medici finì con il ritorno di un governo repubblicano, influenzato dagli insegnamenti del radicale priore Domenicano Girolamo Savonarola (che fu giustiziato nel 1498 e che prima di morire lasciò un trattato sul governo di Firenze), nelle cui parole si ritrovano spesso argomenti che saranno oggetto di controversie religiose dei secoli seguenti. Un altro personaggio di acutezza inusuale fu Niccolò Machiavelli, le cui indicazioni per il governo di Firenze da parte di una figura forte sono spesso lette come una legittimizzazione delle tortuosità e anche degli abusi dei politici. Rimessi al loro posto per due volte, col supporto sia dell'Imperatore che del Papa, i Medici diventarono nel 1537 duchi ereditari di Firenze, e nel 1569 granduchi di Toscana, regnando per due secoli. L'estinzione della dinastia dei Medici e l'ascensione nel 1737 di Francesco Stefano, duca di Lorena e marito di Maria Teresa d'Austria, portò all'inclusione della Toscana nei territori della corona austriaca. Il regno degli austriaci finì per mano della Francia e del regno di Sardegna e Piemonte nel 1859, e la Toscana diventò una provincia del Regno d'Italia unito nel 1861.

Firenze prese il posto di Torino come capitale d'Italia nel 1865, ma l'ambito ruolo fu trasferito a Roma sei anni dopo, quando questa fu annessa al regno. Nel XIX secolo la popolazione di Firenze raddoppiò, e triplicò nel XX con la crescita del turismo, del commercio, dei servizi finanziari e dell'industria.


FIRENZE E IL RINASCIMENTO

Firenze è spesso indicata come la culla del Rinascimento: la città è ovunque caratterizzata da quello straordinario sviluppo letterario, artistico e scientifico che ebbe luogo nel XIV-XVI secolo. Tra i fatti antecedenti questo periodo di splendore troviamo la crisi della Chiesa Cattolica (specialmente la controversia sul Papato di Avignone in Francia e lo Scisma d'Occidente) e i disastrosi effetti della peste nera, che portarono ad un riesame critico dei valori medioevali, risultando in una rivalutazione di quelli dell'antichità classica. Firenze beneficiò sia materialmente che culturalmente di questo grande cambiamento sociale.


CENTRO STORICO

Patrimonio dell'Umanità riconosciuto dall'UNESCO nel 1982, il centro storico di Firenze, conchiuso all'interno della cerchia dei viali tracciati sulle vecchie mura medievali, raccoglie i più importanti beni culturali di Firenze. Delimitato dal tracciato della cerchia muraria del XIV secolo, edificata grazie alla potenza commerciale ed economica raggiunta, conobbe nei due secoli successivi il suo massimo splendore. Il centro storico può essere apprezzato nella sua interezza dalle colline d'intorno, in particolar modo dal Forte Belvedere, dal Piazzale Michelangelo con la Basilica romanica di San Miniato al Monte e dalla collina di Fiesole che offre uno dei panorami più suggestivi della vallata dell'Arno.