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TORINO

TORINO

Torino, (1.700.000 abitanti) città e capoluogo dell'omonima provincia e del Piemonte, è situata al margine occidentale della Pianura Padana, fra le colline del Po (ad est) e le propaggini alpine (ad ovest), alla confluenza della Dora Riparia col Po, in un punto di passaggio obbligato tra l'aperta pianura ed i valichi alpini (Moncenisio, Monginevro, Fréjus). E’ al quarto posto in Italia per popolazione e tra i primi per importanza economica che si è accresciuta vertiginosamente nel dopoguerra e ha provocato un forte movimento migratorio dal Sud determinando un rapidissimo aumento della popolazione, raddoppiata nell’ultimo trentennio. Fra le industrie prevale l'automobile., che riguarda circa il 90% della produzione italiana, affiancata da quelle sussidiarie: siderurgica, metallurgica, dei motori aeronautici e navali. Di notevole importanza quelle della gomma, delle materie plastiche, tessili (lana, rayon, fibre sintetiche), cartarie, vetrarie, di trasformazione dei prodotti agricoli dolciarie (cioccolata, caramelle), della moda e dell'abbigliamento, grafiche ed editoriali. Quale centro culturale Torino vanta un'insigne università (dal 1404), numerose istituzioni, musei, gallerie, ecc. La topografia e l'assetto della città hanno una loro impronta caratteristica dovuta al radicale riassetto urbanistico che i Savoia vi promossero a partire dal XVI secolo. La pianta a scacchiera ricalca l'originario tracciato romano con strade rettilinee e regolari fiancheggiate da edifici del tardo Rinascimento, dell'epoca barocca e neoclassica (gli edifici precedenti sono andati in gran parte perduti). I monumenti più interessanti sono la cattedrale rinascimentale, il Palazzo Reale, ora museo, i palazzi Madama e Carignano, la Mole Antonelliana. Su una collina a nord-est dell'abitato sorge la basilica di Superga, eretta da Amedeo II per ricordare la vittoria sui Francesi nel 1706, e da lui destinata a ospitare le tombe dei Savoia.


La provincia di Torino (6830 kmq) occupa un settore del Piemonte occidentale, delimitato a ovest dallo spartiacque alpino, a nord dal crinale meridionale della Valle d'Aosta, ad est dalla Serra e dall'anfiteatro morenico d'Ivrea, dalle Colline del Po e del Monferrato. Convenzionale è invece, a sud, il confine con il Cunese. Il 47% del territorio è montuoso, il rimanente appartiene alla collina o alla pianura. I corsi d'acqua (Chisone, Dora Riparia, Stura di Lanzo, Orco, Dora Baltea) tributano al Po. Sempre più vasto lo spopolamento della zona montana a favore dello sviluppo del capoluogo, verso il quale si dirige un'intensa corrente migratoria. L'importanza economica della provincia risiede nella sezione pianeggiante, irrigua, dove sono sviluppatissimi l'agricoltura (mais, frumento, for aggi) e l'allevamento bovino. Le industrie sono in massima parte concentrate nel capoluogo. Altri centri industriali sono Villar Perosa (cuscinetti a sfere), Pinerolo (industrie meccaniche, tessili, conciarie), Coazze (tessuti, carta), Venaria Reale (tessili sintetici), Chivasso (siderurgia, cappellificio, meccanica), Ivrea (macchine da ufficio, tessuti, prodotti chimici), Susa (cotonifici). Diffuse sono le cartiere nelle vallate alpine o al loro sbocco e numerosi si contano gli impianti idroelettrici e  termoelettrici.



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